Ristrutturazione come rinascita
Le abitazioni ad affaccio singolo sembrano condannate alla presenza di uno spazio distributivo sul lato interno: un corridoio buio e spesso sproporzionato. Così era questo appartamento, reso delicato anche da una struttura a muri portanti di spessore ridotto, indeboliti nel corso del tempo da interventi incauti. Le possibilità sembravano ridotte, ma la richiesta era di un rinnovamento profondo, di una ristrutturazione completa.
Perché ristrutturare un appartamento non significa solo spostarne i muri, rifarne le finiture, o tinteggiare con colori più moderni. Significa piuttosto separarsi dal passato: imporre una cesura, una svolta. E così il progetto ribalta la prospettiva, rivoluzionando quell’impianto che sembrava così scontato. E nella nostra attività, l’invenzione degli spazi è elemento essenziale per riqualificare e rivoluzionare un appartamento, alzandone qualità abitativa e valore. Come in ABC, come in G&D, come in ogni altro caso.
Modi d’essere di un corridoio
Il corridoio era in sé ineliminabile, essendo circondato da muri portanti. Ma nelle sue potenzialità, nei suoi “modi d’essere”, c’era ben altro che essere un buio spazio di distribuzione. E così il progetto parte dalla sua radicale trasformazione, dividendolo in più parti: luoghi in cui i vari accessi , a vista o nascosti, creano altrettanti usi.
Del corridoio vero e proprio rimane così solo una porzione, un vestibolo all’ingresso, da cui accedere anche a un ripostiglio. Poi si entra nel living, che comprende una zona imbottiti, una zona pranzo e un’ampia zona studio. È un luogo spazioso e luminoso, ottenuto unendo due stanze ma, soprattutto, rimodulando cucina e bagno. Prima, infatti, cucina e bagno erano stretti, incastrati a vicenda, sacrificati. Ora, la loro nuova posizione libera completamente lo spazio, al tempo stesso ottimizzandolo. Inoltre, la posizione del ripostiglio consentirà, se servisse in futuro, di ottenere una nuova camera dalla zona studio, con accesso indipendente e privato.
Perché la cucina sfrutta un altro “modo d’essere” potenziale del corridoio: che era tanto ampio da poterla accogliere senza difficoltà. Ne risulta una cucina spaziosa ma nascosta, comodamente prossima al grande tavolo ma occultata da porte scorrevoli. Dal living, attraverso un disimpegno in cui filtra la luce dai varchi vetrati, si accede poi al bagno, completamente ridisegnato. Ed il medesimo disimpegno conduce infine alla grande camera, arricchita da una cabina armadio che rappresenta l’ultimo, nuovo modo d’essere del corridoio.
Così, quei muri portanti che tanto vincolavano vengono invece rinforzati con opere strutturali specifiche. E quel corridoio che sembrava una condanna diventa una risorsa, scomparendo alla vista ma arricchendo tutti gli spazi della casa. Che così, finalmente rinnovata, è pronta perché la committente, e i suoi gatti, ne prendano possesso.
Colori e materiali: equilibrio nella ristrutturazione
La ristrutturazione bilancia con attenzione colori, toni e materiali nei diversi ambienti, coordinandoli in un’unica regia.
Nel living, la pavimentazione bilancia la graduale riduzione di luce all’allontanarsi delle finestre, sfumando in un gioco di piastrelle quadrate di varie tonalità. Un motivo decorativo ma soprattutto percettivo, ottenuto usando materiali comuni in modo creativo. Il modulo riprende infatti la palladiana dell’ingresso e i suoi toni, trasformandoli quasi in pixel, per un effetto di grande impatto ma in tinte morbide e delicate. Toni caldi, bilanciati da una grande parete arancione, avvolgono tutto l’ambiente.
Il bagno gioca su zone diverse, alternate nel taglio delle piastrelle e nel loro colore. A piastrelle verdi di piccole dimensioni, quasi un mosaico, per la zona lavabo e doccia, fanno da contraltare piastrelle più ampie, marroni, attraversate da un sottile decoro. Il bagno, quasi quadrato, diventa così organizzato e razionale, ma al tempo stesso dinamico e moderno.
La camera, rimasta con l’affascinante pavimentazione originale – una palladiana in marmo Verde Alpi – spicca invece per i suoi toni freddi. Nelle pareti più lunghe, infatti, un blu di Prussia profondo tramuta il sonno in oblio, tingendo di penombra gli spazi del riposo.