Bottega di Architettura

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Spazi di colore

Una piccola casa a un solo affaccio, tipica delle case bolognesi degli anni ’50. Una giovane committente coraggiosa, che voleva un ambiente poliedrico, che ne rispecchiasse il carattere curioso e i numerosi interessi. Un budget ridotto. Questi gli ingredienti di una ristrutturazione sviluppata secondo un’idea che è anche una convinzione: che il progetto abbia le potenzialità per creare l’inaspettato in ogni luogo.

L’appartamento era spazioso, ma irrimediabilmente compromesso dal corridoio, stretto e lungo, tipico di quegli anni. Sarebbe bastato demolire qualche parete per avere un grande spazio aperto: ma indistinto, privo d’identità e orientamento. Attraverso il colore, il progetto ha invece trasformato la ristrutturazione in un’occasione di autentico rinnovamento, sfruttando limiti e caratteri dell’esistente per cucire la casa a misura della committente. L’impianto originale era caratterizzato dalla tipica sequenza di stanze collegate da un corridoio cieco lungo una decina di metri. Come spesso avviene nelle abitazioni di quegli anni, gli ambienti risultanti erano piuttosto piccoli, e decisamente sproporzionati, con spazi giorno risicati e una enorme camera da letto.

Il progetto modifica radicalmente questo rapporto e, riproporzionando la camera, amplia lo spazio giorno che diventa uno spazioso livingE l’alternarsi da un lato delle finestre, esposte tutte a sud, e dall’altro dei pilastri, sporgenti dal muro divisorio verso l’interno del palazzo, diventa una partitura per immaginare luoghi differenti. Per dividere quello spazio neutro in zone da vivere in tempi e modi diversi. E proprio l’articolazione di diversi ambienti, uniti eppure distinti, diventa il tema della casa.

Il valore del colore

Giochi cromatici che rimbalzano tra pareti, pavimenti e soffitti definiscono una serie di aree, le delimitano percettivamente senza per questo isolarle. L’ingresso nella casa, prima ridotto al percorrere di un corridoio buio, diventa ora una sequenza di sfumature, dove la luce arcobalena i luoghi della casa. Così, da una zona vestibolare si passa a una zona salotto dalle sfumature rosse, poi a una zona cucina e pranzo, in tinte calde tra l’arancio il giallo e l’arancio. Una libreria passante introduce a uno zona studio, che collega anche al bagno e alla camera da letto, individuati da verde, indaco, violetto.

In questo senso, la psicologia dei colori ha avuto un ruolo importante. Nelle varie correnti di pensiero, il loro significato muta: perché cambia la simbologia, naturalmente, in base alla cultura di riferimento, ai luoghi, ai tempo. E in effetti è importante considerarle le teorie come indicazioni, più che certificazioni. Così, sono state provate diverse soluzioni cromatiche, basate sull’alternanza tra colori primari e secondari, sulla combinazione dei colori complementari, sulle sequenze dello spettro. La soluzione è quella che meglio riverberava le sensazioni della committente, le sue personali inclinazioni. Per ognuno di noi, le associazioni percettive affondano nella memoria, nei ricordi consci e inconsci. E la preferenza per avere un colore caldo o freddo, intenso o tenue, va misurata volta per volta, a seconda degli spazi. Secondo un principio di architettura sartoriale che vale sempre: in una nuova costruzione, in una ristrutturazione, in un arredo.

Dal colore allo spazio

Ecco allora che la sequenza di spazi cromatici non è solo espressione di una moda, o gratuito gesto architettonico. Ma anzi costituisce la più autentica espressione della vita della casa. Una vita tatuata nel luogo, che i visitatori apprezzano e amano perché in accordo con il modo di abitarla.

Le cromie dell’arcobaleno avvolgono tutto, prendono pezzi di pavimento, pareti, soffitti: definendo a tutti gli effetti delle stanze separate, e separabili, in accordo con gli elementi strutturali e le aperture. La luce viene valorizzata al massimo, in questo modo. E anche le zone più interne, dove prima c’era il corridoio, vengono raggiunte dai raggi solari, attraverso anche soluzioni traslucide che ne permettono il passaggio. Gli stessi muri diventano così veicoli per la luce: variandone la riflessione e la diffusione in accordo con l’uso degli ambienti e gli arredi.

Nulla avrebbe però senso se questi spazi non fossero fortemente caratterizzati. Perché un luogo è tale solo se viene vissuto, amato da chi lo abiti. Ogni zona è un micro-mondo, un universo da curare a sé e dal colore unico: come parti di una suite musicale, di cui curare insieme la natura specifica e il coordinamento.

Una ristrutturazione sartoriale a basso budget

Così, la scelta cade su piastrelle di piccolo formato, 20×20 cmcolorate nelle varie zone, bianche negli spazi “tra” di esse. Non sono piastrelle neutre: anzi, nella loro finitura mossa evitano volontariamente ogni asettica perfezione. Perché è la loro maglia regolare a unire gli spazi: una griglia che attraversa porte e muri, e percorre i rivestimenti del bagno e della cucina. È una strategia di ristrutturazione che, grazie a un minuzioso lavoro di progetto, consente con un budget ridotto di “vestire” tutto l’appartamento. Con la sola eccezione della camera da letto: dove un parquet scuro fa da contraltare a una stanza dal cielo azzurro. È il riflesso dell’indaco che separa la zona giorno da quella notte. Un pallore delicato e morbido, tonalizzato nei riquadri alle pareti, che crea un ambiente ideale per il riposo.

E poi arredi, tende, illuminazione, complementi: la ristrutturazione cuce tutto su misura del luogo. Pur con le limitazioni imposte dal budget, ogni elemento partecipa alla definizione degli spazi di colore, e del loro carattere. Gli arredi sono non a caso prevalentemente bianchi, con pochi tocchi colorati, in un mix di elementi nuovi e di recupero accuratamente bilanciato. E anche le lampade, pur scelte in una fascia di prezzo economica, si accordano alle varie stanze, senza mai imporre la loro presenza.

Il tutto vince sulle singole zone: ma sono le zone, che formano il tutto. E così, in ogni momento, la progressione di colore, dal caldo al freddo, racconta la vita della casa, diurna e notturna.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

COLOURFUL T | appartamento privato

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