Un negozio da ripensare
Proprio davanti agli iconici edifici della Olivetti, progettati da Figini e Pollini nel 1956, c’era un vecchio negozio. Poco curato, abbruttito da finiture di scarsa qualità e privo di qualunque attenzione al cliente. Un luogo da allestire, ma soprattutto ripensare, con tutti i vincoli tipici degli edifici ottocenteschi, dai muri portanti alla presenza degli archi.
Il progetto lavora su un contrasto di forma, armonizzando per contro i toni cromatici delle pareti. Eliminando il linoleum e scoprendo al di sotto una pavimentazione quantomeno particolare, in piastrelle a formare disegni geometrici che riecheggiano i marmi di un tempo. Nasce così un negozio dedicato a serramenti e infissi di design in cui il dinamismo dei setti guida il cliente attraverso stanze, salottini e sale riunioni.
Sono proprio i serramenti che diventano materiale da costruzione: attraverso la rottura del dominante schema ortogonale, vengono disposti secondo angoli inaspettati. Si forma una spina che attraversa tutto il negozio, in lunghezza, e si biforca in corrispondenza della facciata su strada. Due lati ortogonali tra loro ma ruotati rispetto alla struttura del negozio: i riflessi si moltiplicano, e la luce rimbalza, ampliando lo spazio. Alla forza della traccia dei setti fa da contraltare un trattamento morbido delle pareti. Toni rilassanti che valorizzano la luce naturale, lievemente distinti tra le pareti del perimetro strutturale e i nuovi setti. Una distinzione leggera, appena accennata. L’ambiente deve essere rilassante, piacevole: la rottura prospettica crea nuovi panorami, ma senza generare alcuna inquietudine.
Il percorso della spina
All’ingresso, lo sfalsamento della parete amplia lo spazio, moltiplicandolo. Una grande mensola in cartongesso sulla destra, illuminata da semplici sospensioni e integrata da pannelli visual, raccoglie il merchandising, i campioni di colori, materiali e tinte. La spina centrale guida il cliente fino al tavolo riunioni in fondo, che sarà integrato da una grande scala a chiocciola su disegno. E le finestre aprono su stanze diverse. La vetrina, in cui angoli, campioni, cataloghi e libri costruiscono l’allestimento. Un salottino dove sedersi, guardare comodamente i cataloghi e capire come sarebbe avere quei serramenti a casa propria, confortati dall’ammiccante presenza di una storica Olivetti Lettera 32. E infine una zona di servizio, schermata da un serramento storico di grande pregio.
Al di là dell’arco, la zona porte interne e portoncini blindati è organizzata come una sequenza di quinte, scandite dall’illuminazione e in cui i setti riprendono la partizione muraria originale. È una zona laterale, che si discosta dalla spina e così contribuisce a valorizzarla. E in fondo, il tavolo riunioni è anche il luogo del lavoro quotidiano.